Seminari del Dipartimento

 

Fisica Terrestre e dell'Ambiente

La scoperta dell'acqua liquida sotto la calotta polare Marziana

Professoressa Elena Pettinelli e Professor Sebastian Emanuel Lauro


13-11-2018 - 16:00
Largo San Leonardo Murialdo, 1 - Aula F - Blocco Aule

 

La presenza di acqua liquida sotto il Polo Sud marziano è stata ipotizzata alla fine degli anni ’80 e largamente dibattuta dalla comunità scientifica internazionale per quasi 40 anni. Sulla Terra i laghi subglaciali esistenti sotto le calotte polari Antartiche ed Artiche (Groenlandia e Canada) vengono principalmente rilevati attraverso l’utilizzo del radar con una tecnica nota come Radio Echo Sounding. Il vantaggio di tale tecnica è quello di poter essere utilizzata anche da piattaforma orbitale, come dimostrato per la prima volta dalla missione lunare Apollo 17. Per questo motivo, negli anni’90 l’Agenzia Spaziale Italiana ha proposto di utilizzare una simile strumentazione per la ricerca di acqua liquida nel sottosuolo marziano. MARSIS (Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding), progettato da Giovanni Picardi dell’Università Sapienza di Roma, fu lanciato nel 2003 a bordo della missione ESA Mars Express ed ha cominciato ad acquisire dati dal 2005 ed è ancora oggi in funzione. MARSIS è un radar sounder che opera a frequenze tra 1.3 e 5.5 MHz ed è stato in grado di penetrare nei ghiacci marziani fino a circa 4 km di profondità.
Per più di 12 anni diversi team internazionali hanno studiato con il radar le calotte polari del pianeta rosso in cerca di indizi di acqua liquida, senza tuttavia ottenere mai una evidenza sperimentale certa della sua presenza. In questo seminario vengono presentati i risultati dello studio pubblicato su Science relativo all’analisi dei dati acquisiti su Planum Australe (Polo Sud di Marte) tra il maggio 2012 ed il dicembre 2015. In questa specifica regione di Marte i profili radar, ottenuti da orbite diverse, che talvolta si incrociano tra di loro, ed acquisite in diversi periodi dell’anno marziano, mostrano caratteristiche peculiari in una area di circa 100 km quadrati (centrata a 193°E e 81°S) nella quale la sottosuperficie è molto riflettente, al contrario delle aree circostanti. Questa condizione è analoga a quella che si osserva sotto le calotte polari terrestri in presenza di laghi subglaciali ed è stata utilizzata per interpretare i dati radar acquisiti da MARSIS. Nel corso del seminario, verrà descritta la metodologia utilizzata per l’inversione dei dati, metodologia che ha permesso di stimare la permettività dielettrica basale, ovvero, la grandezza fisica utilizzata nei radar terrestri per determinare la presenza di acqua liquida nel sottosuolo. Verranno anche discusse le possibili alternative interpretative riguardanti la natura del riflettore nonché gli sviluppi futuri di tale ricerca.
 
org: Prof.ssa Elena Pettinelli e Prof. Sebastian Emanuel Lauro